5 alternative al banale how are you

5 alternative al banale “How are you?”

Non so se già lo sai, ma gli americani, all’educazione, ci tengono tantissimo e non è un caso che  le loro conversazioni abbondino di please, di thank you e tante altre forme di cortesia. Fino a qui, nulla di nuovo, ma quello che forse non sai è che c’è un’altra maniera che viene utilizzata altrettanto spesso per dimostrare rispetto di fronte a un’altra persona: chiedergli come sta.

- Più un saluto o una vera domanda?

Se sei mai stato negli Stati Uniti, ad esempio, ti sarai reso conto che all’ingresso di ogni negozio, dal più sofisticato al più popolare, i venditori non mancano mai di darti il benvenuto con un immancabile Hi, how are you?


Diciamoci la verità, non è che gli impiegati del negozio siano particolarmente interessati ai fatti tuoi o al tuo stato emotivo in quel momento; il fatto è che l’how are you? in inglese, ha ormai preso quasi più le sembianze di un educato saluto piuttosto che di una domanda da prendere alla lettera.

- I limiti dell’ How are you?

Abbiamo quindi visto che nel caso dovessimo utilizzare un’espressione cordiale di saluto, How are you? potrebbe benissimo fare al caso nostro, però, questa domanda, se utilizzata all’inizio di una conversazione, presenta un’insidia da non sottovalutare.

 

Seppur sia perfetta per uno scambio di pochi secondi, cosa succede quando proviamo ad intavolare una conversazione con qualcuno utilizzando questa domanda?

 

In questo caso, le possibilità di risposta, sono, se ci pensi, abbastanza limitate; ci possiamo aspettare un Good se l’interlocutore vuole mantenersi sul vago, un Great se vuole suonare entusiasta, magari un Alright se proprio vuole lasciare trapelare che non va tutto alla stragrande. E dopo? E dopo, basta. La conversazione ha una buona probabilità di bloccarsi, se non addirittura di terminare del tutto. Detto in poche parole, se vogliamo intavolare una conversazione l’How are you? potrebbe non essere la scelta migliore.

 

Ecco perchè è importante avere qualche altro asso nella manica, e poter alterare diverse espressioni per lasciarci aperte più strade. Non è detto che con queste espressioni vada tutto liscio, ovviamente, ci sarà sempre l’amico o il collega un po’ più timido che fa fatica ad aprirsi, ma sicuramente queste domande rappresentano un ottimo punto di partenza per aprire un dialogo.

 

Ecco quindi cinque utili alternative che hai ha disposizione:

1. How's it going?

Traduzione letterale: Come sta andando?

 

Come sta andando cosa? Tutto! O meglio, la vita in generale. 

Questa è una delle domande più generiche che possiamo porre e questo può avere esiti diversi, c’è chi risponderà raccontando per filo e per segno cosa sta succedendo nella sua vita e chi invece magari risponderà con un semplice Good

Se così fosse, però, nessun problema, possiamo sempre mantenere la stessa costruzione e andare un po’ più nello specifico: How’s it going? diventerà ad esempio How’s work going? e così via.

2. How are things?

Traduzione letterale: Come sono le cose?

 

Ma quali cose? Non si sa! Ed è proprio questo il punto. Una domanda così vaga permette a chi risponde di poter spaziare quanto vuole e senza sentirsi in imbarazzo per dover rispondere a domande troppo specifiche del tipo “Come va con la fidanzata?”, “Cosa hai mangiato ieri sera?”.

3. How have you been?

Traduzione letterale: Come sei stato?

 

In pratica, qui stiamo chiedendo come è stata questa persona dall’ultima volta in cui ci siamo visti ad oggi. 

Non ti preoccupare, nessuno tirerà fuori il calendario e ti farà il resoconto dettagliato, giorno per giorno, dei suoi sentimenti, ma si soffermerà piuttosto sull’ultimo periodo e gli avvenimenti principali.

4. What have you been up to?

Traduzione (più o meno) letterale: Con che cosa ti sei tenuto occupato?

 

Questa domanda è, in un certo senso, un filo più specifica delle precedenti.

In questo caso ci si aspetta come risposta quantomeno una piccola lista degli eventi più importanti nella vita lavorativa piuttosto che personale della persona a cui viene rivolta la domanda, per cui, se si sono sposati, hanno avuto una promozione sul lavoro o hanno intrapreso un nuovo hobby, con una domanda del genere, saranno più che propensi a condividerlo.

5. What's new?

Traduzione letterale: Cos’è nuovo?

 

Questa domanda è abbastanza specifica perché, pur essendo sempre un modo alternativo per chiedere a qualcuno come sta, formulando la domanda in questo modo, stiamo spostando l’attenzione sulle novità più che sulle cose di tutti i giorni. Per questa ragione può generare due esiti molto distinti. 

Da una parte, se la poniamo a qualcuno che ha davvero qualche novità da condividere, gli spianiamo la strada per quello che sarà molto probabilmente un piccolo racconto, d’altra parte corriamo il rischio di ottenere un Nothing o un Not much come risposta che potrebbe rendere difficile proseguire la conversazione.

- Conclusioni

Come ti sarai reso conto, rilegarsi all’utilizzo della sola espressione How are you? è assurdo, soprattutto quando scopriamo che l’inglese ci offre molte altre opzioni capaci, ciascuna a suo modo, di dare una sfumatura diversa alla nostra conversazione. 


Conosci altre espressioni che possono essere utilizzate in alternativa al classico How are you?

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