Lorenzo: Ciao Simona! Noi ci conosciamo dal 2013 se non sbaglio, dai tempi delle tecniche di memoria.
Belli i tempi dei corsi di apprendimento rapido…
Quindi con le tecniche di memoria com’è andata?
Simona: Bene, a proposito di questo ti devo ringraziare. Con i tuoi corsi di apprendimento rapido mi hai aperto un mondo nella formazione in generale.
Mi hanno dato un qualcosa in più rispetto a prima, mi hai aperto “cassetti” della memoria che non sfruttavo.
Lorenzo: Beh, diciamo che la memoria era la stessa ma non la sfruttavi appieno, giusto?
Simona: Esatto, io ho sempre avuto problemi di memoria, grazie alle tue tecniche ho imparato a memorizzare qualsiasi cosa e mi è stato molto utile nel quotidiano.
Lorenzo: Certo, le tecniche funzionano ma tu sei stata brava ad applicarle.
Il vero obiettivo era portare ciò che impari nella vita di tutti i giorni, questa è la sfida.
Io sono sempre stato contrario a quelli che fanno i “turisti” dei corsi, perché seguono mille cose ma non applicano nulla. Invece è importante portare nella vita quotidiana ciò che impari.
Quindi dopo le tecniche di memoria, ci siamo incontrati di nuovo quest’anno. Quando hai iniziato la tua avventura in IngleseFast?
Simona: Ho iniziato nel periodo del lockdown, non so perché ma mi ha motivato e incentivato.
O meglio, mi ha dato il tempo necessario.
Sono stata sempre presa in altre cose che mi portava via del tempo e non riuscivo mai a iniziare.
Ricevevo le tue email, le archiviavo perché volevo inserirmi nel corso ma poi rimandavo.
Io sono una che ha sempre mollato sull’inglese perché non avevo mai modo di praticarlo.
Sceglievo corsi che alla fine mi toglievano solo tempo e non mi lasciavano nulla.
Invece i webinar di American School fanno davvero la differenza e il fatto che posso rivederli o anche solo ascoltarli è fondamentale.
Lorenzo: quindi tu hai “incontrato” Inglesefast e nonostante il tuo passato con l’inglese hai deciso di iniziare…cosa è successo?
Simona: Sì, mi sono detta “proviamo, ma questa volta devo riuscirci”.
Così mi sono iscritta ad American School.
Lorenzo: E così inizia la tua avventura con…i webinar in inglese, no?
Simona: Esatto e non è stato semplice. I coach sono bravissimi e ognuno ha il suo modo di presentarsi e parlare (alcuni un po’ più veloce di altri o con accenti comunque diversi) e non è stato facile iniziare, ho avuto una sorta di shock.
Ma mi è servito.
Lorenzo: Certo, noi siamo abituati al docente italiano che ti spiega la grammatica in italiano ma…questo metodo ha creato solo problemi nel corso del tempo.
Non si vedono i risultati perché non ti confronti con l’inglese vero che è quello parlato e in questo modo è impossibile fare il “salto di qualità”.
Questo shock che hai avuto, le difficoltà…sono stati importanti perché lì ti parte il click mentale del cambiamento.
Simona: Esatto!
È incredibile, perché poi l’orecchio inizia ad abituarsi nonostante all’inizio rimani disorientato.
Anche l’attenzione cambia radicalmente: all’inizio era difficile da mantenere perché non capivo molto, ora invece li seguo tranquillamente perché capisco tutto ed è molto coinvolgente e gratificante.
Lorenzo: quindi ora te li godi di più i webinar?
Simona: Assolutamente sì, adesso sono passata allo step di trascrivere i vocaboli e di memorizzarli tranquillamente.
Poi col nuovo approccio più interattivo che avete pensato per la nuova American School posso passare a uno step ancora più avanti: provare a parlare.
Io purtroppo col lavoro non ho modo di parlare inglese, inoltre non conosco nessuno con cui esercitarmi. Quindi mi viene difficile questa parte di dialogo.
Un ottimo metodo l’ho riscontrato nell’uso delle canzoni, come avete fatto vedere nel webinar “Impara l’inglese con la musica” di Lara.
Le canzoni sono divertenti, ma è fondamentale avere una guida.
A casa puoi farlo da sola ma non è lo stesso.
In effetti American School è un modo per stare in compagnia e mettersi in gioco divertendosi.
Per me diventa tutto più facile così, co questa modalità che non ti fa stare da solo.
Lorenzo: Hai detto una cosa importantissima e ne approfitto per lasciare una mia riflessione.
In Italia c’è il modello del “corso di gruppo” che è una cavolata enorme.
Quando devi imparare l’inglese queste cose non funzionano, principalmente perché ognuno ha un livello totalmente diverso.
C’è chi è più bravo in grammatica, chi a parlare ecc.
Ma allo stesso tempo per noi è importante avere la possibilità di raggiungere molte persone, proprio per la nostra missione di trasmettere un metodo giusto e funzionante e aiutare concretamente chi vuole imparare.
Quindi in ci siamo detti: come possiamo arrivare a più persone possibile proponendo qualcosa di REALMENTE utile ed efficace?
Perché un conto sono i percorsi personalizzati, un altro è creare una scuola che faccia fare pratica.
Così siamo partiti dal problema vero che c’è in Italia: le persone non sentono parlare l’inglese e non fanno esercizio.
Ad esempio…quando ti capita di fare esercizio su come pronunciare la “r” in inglese? Mai.
Per questo siamo partiti dai “workshop” di gruppo con delle tematiche precise per fare esercizi mirati di pronuncia e comprensione e questa cosa non esiste da nessuna parte. In più, come hai detto tu impari divertendoti.
Simona: Sì esatto.
Tra l’altro Lara ha scelto una canzone molto bella e orecchiabile nel suo webinar (Mamma Mia! degli ABBA, ndr), da ascoltare sempre.
Lorenzo: Vero, molto bella!
Arriviamo verso la conclusione, ti chiedo: grazie a questo percorso hai notato dei miglioramenti nella tua vita a parte la comprensione che dicevi prima?
Simona: Certo, è cambiata anche la pronuncia, perché ascoltare sempre i madrelingua fa la differenza.
A scuola è una docente italiana che ti insegna l’inglese.
Possono fare del loro meglio i madrelingua italiani, ma non è la stessa cosa che ascoltare la lingua originale.
Anche le spiegazioni, è diverso farla in italiano o in inglese.
Lorenzo: E oltre ai webinar in diretta hai usufruito anche dell’area riservata con le registrazioni di tutti gli altri nostri webinar degli ultimi 2 anni?
Simona: Assolutamente sì, la uso tantissimo.
Io mi sono fissata un’ora al giorno da dedicare a IngleseFast, quindi ne sto guardando tanti.
Così dedico un’ora a guardare un webinar, scrivere i vocaboli e la sicurezza di riascoltare quante volte voglio una lezione è fondamentale.
Lorenzo: Dedicare un’ora al giorno è la soluzione migliore.
Perché crei costanza nel percorso.
Il nostro cervello si condiziona così, con la costanza.
In che momento della giornata li guardi?
Simona: Generalmente la sera.
Ho anche iniziato a leggere il libro “Once Upon a Time in…American School” e ne approfitto per farti i complimenti!
Ha una struttura semplice e molto comprensibile, è davvero fatto bene, mi sta piacendo molto. Un passo alla volta e cerco di migliorare.
Lorenzo: Fantastico ti faccio i miei complimenti per il tuo impegno.
Quando i nostri studenti si impegnano così e ottengono risultati noi siamo felicissimi e ci sentiamo realizzati.
E ti ringrazio per il tempo che ci hai dedicato per questa bella intervista!
Simona: Ringrazio io voi per questa opportunità perché mi mette in sfida costante con me stessa e anche questo feedback di questa intervista per me personalmente è molto importante, come se avessi fatto un’autovalutazione.
Mi ha aiutato tantissimo.
Lorenzo: Ottimo, ci vediamo al prossimo webinar di lunedì allora!