I 3 ingredienti della ricetta IngleseFast

Il web è pieno di corsi di Inglese.
 
Vuoi conoscere la spiegazione dei plurali irregolari in inglese?
Puoi andare su youtube, o spulciare tra mille siti e trovi qualsiasi risposta alle tue domande. 
Peccato che nessuna di queste risorse  ti insegni i tre ingredienti fondamentali per imparare l’inglese in fretta.
 
Per ottenere dei grandi risultati ci sono delle componenti fondamentali senza le quali sarebbe impossibile arrivare agli obiettivi previsti in poco tempo.
 
Quello che ti posso dire è che analizzando i processi di apprendimento di più di 1000 persone quando tenevo i corsi di metodologie di studio veloce, ho notato quanto le persone siano spesso focalizzate solo sul “cosa imparare”, piuttosto che sul “come imparare”.
 
Questo mi ha permesso di trovare e testare quelli che chiamo i 3 ingredienti magici della ricetta IngleseFast, che hanno già fatto la differenza per tantissimi studenti, ovvero:
 

Primo ingrediente: Intensità

L’apprendimento di una lingua straniera è un vero e proprio processo mentale: non è una cosa scontata, né da prendere alla leggera, altrimenti non si spiegherebbe come mai quasi il 90% delle persone non ce la fa.
 
Spesso mi capitano conversazioni come questa:
“Lorenzo, io studio inglese da 10 anni!”
“Ottimo, ma con che metodo l’hai studiato nel corso di questi 10 anni? 
Qual è stato il tuo coinvolgimento nel processo di apprendimento? Ti sei impegnato attivamente e con continuità?”
 
Hai condizionato giorno dopo giorno il tuo cervello, o hai dedicato 1 ora alla settimana in qualche ritaglio di tempo?
Caro mio, questo fa tutta la differenza di questo mondo. 

Secondo ingrediente: Divertimento

Quando ti dico la parola divertimento a cosa pensi? Al mare? Alla musica? Allo sport?
 
Magari l’ultima cosa che ti è venuta in mente è proprio imparare l’inglese. Probabilmente hai creato un’associazione negativa tra studio e noia.
Ma se fosse possibile, ti piacerebbe divertirti imparando inglese?  
Il divertimento non è altro che un modo per fare le cose. E puoi scegliere di divertirti solo quando sei in vacanza… o far sì che anche il tuo approccio allo studio sia divertente!
 
Non te l’hanno mai insegnato?
Lo so. Ma è possibile farlo.
 
Nella vita mi è capitato anche di conoscere Patch Adams in persona (l’inventore della clown therapy, i medici con il naso rosso per intenderci). 
Ho ancora impresso quello che disse: “A divertirsi quando sei tra amici sono
buoni tutti. 
 
La vera sfida è divertirsi quando la situazione non è sorridente. 
É lì che devi tirare fuori il sorriso”.
 
Quando Patch Adams parlava, si sentiva che lo viveva ogni giorno. Lo viveva quando andava in zone di guerra a trovare i bambini mutilati, o quando andava negli ospedali a parlare con pazienti in fin di vita. 
 
Non divertirsi mai è da stupidi. E soprattutto è un paradosso.
Quando sei piccolo, ti divertivi tantissimo e le persone intorno a te non perdevano un minuto per fare le facce strane, sorridere, insomma uscire un po’ dal ruolo. 
 
A mano a mano che uno diventa grande, iniziamo a pensare: è normale che sia triste. 
 
L’adolescenza, la scuola…
E poi il lavoro, chi non ha problemi sul lavoro? Scusa ma allora quando dovrei divertirmi??? 
Eppure, ridere e divertirsi è sano per 2 motivi:
 
1. Quando ti diverti i muscoli facciali si rilassano e provi una sensazione di benessere.
 
2. Quando ti diverti impari di più. Il cervello è più attivo e questo ti rende più predisposto a immagazzinare informazioni.
 
Il divertimento è la chiave dell’apprendimento. 
Se non ti diverti, dopo un po’ lasci perdere. Forse è banale, ma è proprio così.
 
Hai la percezione che il tempo passi più velocemente e riesci ad assimilare con meno difficoltà e in modo qualitativamente migliore. 
 
D’altro canto, un approccio rigido e schematico non solo risulta noioso, ma anche controproducente, perché non c’è alcun coinvolgimento emotivo.
 
Durante il processo di apprendimento, va data grande importanza quindi non solo alla strategia didattica ma, soprattutto, ai processi psicologici messi in atto dallo studente.
 
Puoi imparare l’inglese anche senza divertirti?
 
Certamente, ma lo sforzo mentale e fisico sarà molto maggiore, con un’alta probabilità che ti stancherai a metà strada.
 
Pensa che fregatura: meno ti diverti e più fatica fai a imparare. Invece più ti diverti e più impari velocemente e con meno sforzo. I nostri studenti rimangono colpiti dal clima di entusiasmo che trovano appena entrati nella community online.
 
Si lasciano contagiare subito e sperimentano quanto sia incoraggiante seguire il percorso in questo modo. 
Battute, prese in giro, festeggiamenti di traguardi, condivisione dei momenti difficili, richieste di aiuto.
Tutto questo contribuisce a rinforzare lo spirito del gruppo, a sostenerti nel percorso e mantenerti sul pezzo per il massimo risultato.
 

 

E l’ironia è la chiave per non prendersi sul serio. 

Terzo ingrediente: Fai ogni giorno la tua figura di "shit"

Durante il mio periodo di addestramento/gavetta per diventare istruttore, il mio istruttore mi ripeteva sempre:
 
Vuoi crescere davvero? Fai ogni giorno la tua figura di m…a!
 
Infatti, fare la figura di M. vuole dire molto, ma soprattutto che:
• Non ti prendi sul serio;
• Affronti in maniera leggera il fallimento;
• Crei dei ricordi emozionali molto forti con le
esperienze che vivi.
 
Prova a ripensare a quando andavi a scuola e venivi interrogato. 
Alla fine dell’interrogazione, ti ricordavi meglio le risposte giuste o quella domanda (bastarda) che ti aveva messo in difficoltà?
 
Imparare ad apprezzare l’importanza delle figure di “shit” è un “clic” fondamentale nella mentalità di chi vuole imparare l’inglese: se non sei disposto a metterti in gioco, a provare o sbagliare, non imparerai mai. 
 
Approcciarsi all’apprendimento di una lingua significa togliere il freno alla timidezza e alla paura di sbagliare, per fare spazio all’entusiasmo e al coraggio.
 
Fermati un attimo e pensa: chi sono i migliori “memorizzatori”? 
I bambini, perché si buttano non pensando al giudizio e perché si divertono; non a caso si dice che nell’arco della vita il momento migliore per apprendere una lingua
è quando si è bambini.
 
Perché quando ti rechi sul posto e fai l’esperienza sulla tua pelle ti ricordi molto meglio rispetto allo studio sui libri? 
Perché fai le tue figure di “shit”.
 
Ti trovi per un attimo disorientato nel cercare di capire come gestire la situazione, e questo crea nuove connessioni mentali molto più forti piuttosto che se avessi solo studiato, senza viverla. 
 
Non solo: il cervello memorizza con tutti i sensi a disposizione, perché viene coinvolto soprattutto a livello emozionale ed esperienziale.
 
Proprio in merito a questo ho fatto in modo di ricreare all’interno di IngleseFast un ambiente protetto in cui tutti possano mettersi in gioco senza timore di fare brutte figure, perché “siamo tutti sulla stessa barca”, senza giudicare nessuno e senza pregiudizi.

Quindi, ricapitolando, tutte le volte che impari qualcosa, che sia una abilità sportiva o una competenza sul lavoro, ricordati di usare al meglio questi 3 ingredienti.
 
Metti intensità in quello che fai, divertiti e buttati il più possibile a fare le tue figure di “shit”. 
Vedrai schizzare i tuoi risultati in poco tempo assimilando al meglio.
 
Il nostro cervello funziona per condizionamento.
Nella curva di apprendimento c’è un momento iniziale dove fatichiamo ad acquisire una nuova abitudine, che sia svegliarci a una certa ora, seguire un nuovo tipo di dieta, o anche imparare una lingua straniera.
 
In questo periodo iniziale il cervello cerca in tutti i modi di contrastare il cambiamento (resistenza). 
Non è cattivo il nostro cervello, ci mancherebbe. 
Semplicemente… è intelligente. 
Lui cerca sempre la scorciatoia meno complicata.
 
Inserire una nuova abitudine comporta un’azione e a livello neuronale significa tracciare nuovi percorsi.
 
Non vorrei entrare troppo sul tecnico, ma questo passaggio è molto importante.
 
Immagina di entrare nel tuo cervello: all’interno hai i neuroni. 
Quando due neuroni si incontrano, si crea tra loro una sinapsi, o detta anche traccia mnestica, detto anche ricordo. Questa traccia è spessa tanto quanto è forte il ricordo; il che può essere tale o perché hai provato una emozione molto forte, o perché l’hai ripetuto più volte.
 
Ecco perché il momento iniziale dell’apprendimento è fondamentale. Ed è fondamentale farlo in maniera intensiva.
 
Se dedichi solo un’ora alla settimana all’inglese non solo non raggiungi nessun risultato significativo, ma diventa uno spreco di tempo: tanto vale usare quel tempo per attività che ti rilassano mentalmente, come fare shopping, una sauna, una corsa in moto, cucinare una cena, o qualcosa di gratificante.
 
Quando una persona decide di iscriversi a IngleseFast, le dico chiaro e tondo una cosa: IngleseFast può dare il suo meglio solo se dedichi almeno 3-4 ore a settimana.
 
Se non riesci a ritagliarti questo tempo allora non posso garantirti i risultati del corso, e
quindi non puoi iniziare il corso.
 
Non esiste la bacchetta magica. 
Non esiste la realtà intesa come nel film Matrix: fai il download dell’inglese e via. 
 
Posso darti il metodo più potente sulla faccia della Terra, ma se dedichi solo un’ora alla settimana non ti servirà a nulla.
 
Quello che può capitare è che ogni tanto qualche allievo inizia e poi ha un imprevisto lavorativo.
 
Una fiera, un viaggio, tutto questo ci sta, ci mancherebbe. 
Anzi, la bellezza di IngleseFast è proprio che puoi congelare il corso e riprenderlo una volta finita la fiera. 
Ma il punto è un altro. 
L’intensità è comunque fondamentale quando rientri nella normale routine.
 
Come puoi anche solo pensare di voler imparare qualcosa che ti durerà per tutta la vita, se non sei disposto neanche a dedicare 3-4 ore a settimana?
 
È un’utopia.
 
Devo dirti anche una cosa: l’intensità è talmente potente che quando una persona decide di dedicare allo studio di IngleseFast non 3, ma 6-7 ore a settimana i risultati sono sensazionali.
 
Come non si può pensare di migliorare la propria forma fisica con una passeggiata alla settimana, così non puoi pretendere dal tuo cervello di imparare una lingua straniera dedicandole solo un’ora alla settimana.
 
L’apprendimento di una lingua è un processo di condizionamento vero e proprio e numerosi studi psicologici ed antropologici dimostrano inequivocabilmente che il nostro cervello reagisce positivamente all’intensità e alla costanza, mettendo spesso da parte la stanchezza che ne deriva.
 
Anche se anatomicamente stiamo dicendo un’eresia, può aiutare considerare il cervello come un muscolo.
Come tale va allenato in modo intensivo e con continuità, affinché sviluppi capacità nuove.
 
Se viene a mancare l’intensità, cosa succede?
 
Che ogni volta devi ricominciare da capo: dal livello 3 passi al livello 4, poi ti fermi e devi tornare indietro al 3, riparti e vai al 4, ti fermi e torni a 3, e così via… Aggiungi a questo che la nostra memoria a breve termine tende a eliminare velocemente i dati che non vengono usati.
 
Quindi se oggi metti alcune informazioni che domani non usi, dopodomani saranno
cancellate. 
 
È un principio di efficienza, si tiene solo ciò che viene utilizzato.
Per intenderci: fanno di più 4 ore in una settimana per 4 mesi, piuttosto che 2 ore alla settimana per 2 anni. 
Probabilmente ci sono due paroline magiche che ti fanno capire al volo cosa stiamo dicendo: “full immersion”.
 
Immersione totale.
 
Se vuoi imparare a nuotare devi immergerti completamente nell’acqua, non puoi
accettare un compromesso. 
 
Anche solo un braccio fuori dall’acqua pregiudica completamente la possibilità di capire cosa significa nuotare come un pesce.
 
Quindi, se cerchi la pillola miracolosa in stile Matrix, sappi che non esiste e che IngleseFast non ti promette nulla di simile: per imparare una lingua e portare a termine un processo di apprendimento a pieni voti bisogna essere consapevoli che solo intensità e continuità danno frutti soddisfacenti.
 
Più l’apprendimento è intensivo, più il cambiamento è rilevante e più i risultati sono immediati; questo non significa che puoi pretendere di imparare una lingua in 30 giorni ma, dando per scontato di avere un metodo che funziona, se le stesse ore vengono impiegate con costanza e intensità, daranno un risultato più importante rispetto ad un numero maggiore di ore ma con meno intensità. 

Tratto da IngleseFast Magazine 2020″

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