Le feste più strane d’America

Che popolo affascinante, quello americano.

Abitanti di un paese venerato e ammirato, leader in tutti i settori:
dalla tecnologia alla medicina, dall’industria cinematografica all’architettura.

Diciamolo senza paura: non c’è una sola cosa in cui gli americani non siano i migliori o quasi.

Mi verrebbe da pensare che non siano umani, se non fosse che li ho visti e toccati quando sono stato negli USA.
Ti assicuro che sono persone normali, come me e te.

Che popolo affascinante, quello americano.
Affascinante, sì.
Poi però guardi il webinar di Yulia e te li trovi come nella foto qui sopra: senza pantaloni e con i cappotti da neve.
Mentre aspettano la metro.
Come se nulla fosse.

E a quel punto il pensiero nasce spontaneo: ma questi come diavolo fanno ad avere il PIL più alto del mondo ed essere la più grande potenza economica del globo se poi se ne vanno in giro così?

Sarò io che non li capisco…

Wacky Holidays

Ok, devi sapere che in realtà c’è un motivo se per le strade di New York potrai imbatterti in persone che camminano senza pantaloni.
Si tratta semplicemente di una…festa.
Lo so, è strano, ma ricordi no?

Che popolo affascinante, quello americano.
Va bene va bene, la smetto, promesso.

Questa festa in particolare è chiamata “No pants day“, letteralmente “Il giorno senza pantaloni“, e fa parte di una categoria di feste che 
Yulia ha definito “Wacky holidays“.

Un altro esempio del genere è il “Pigs in a blanket day“.
Google Translate traduce “Giorno dei maiali nella coperta“.

Non ha molto senso, esatto.

In realtà si tratta di un particolare pezzo di rosticceria: un piccolo wurstel avvolto da una pasta sfoglia.

American School 1 – 0 Google

Durante questa ricorrenza, gli americani ne preparano e ne mangiano in quantità industriali.
Che ti aspettavi dalla patria di McDonald’s e Burger King?

Si tratta quindi di feste strane, inusuali e che non hanno un vero e proprio rilievo nazionale.


Si festeggiano localmente o magari ci si organizza tramite social per celebrarle in compagnia di altre persone condividendo su internet le proprie foto o esperienze.
In pratica, sono fatte per divertirsi e perché no, per far girare un po’ l’economia di prodotti o settori di nicchia.

Per fortuna noi abbiamo Yulia che le ha scoperte per noi 😉

How do you behave at a party?

Non è raro che durante queste ricorrenze si organizzino party privati, in locali o nelle tipiche case e ville americane.

Hai presente quei festini che vedi nei film e nelle serie tv, no?

Li fanno davvero, giuro.

E hanno classificato 5 diversi “tipi da festa” che puoi trovarci.

 

  • Dance like a crazy (balla come un pazzo): lui è quello che si scatena a prescindere e non si ferma un attimo. Basta che ci sia la musica.
 
  • Drink like a fish (beve come un pesce): l’ubriacone nelle feste c’è sempre (e in genere non è mai uno solo).
 
  • Keep silent and feel shy (resta in silenzio ed è timido): il timidone di turno non può mancare, resta fermo in un angolino e non socializza. Magari alla festa non voleva nemmeno andarci e ce l’hanno trascinato. Gli americani li chiamano “wallflower” (carta da parati).
 
  • Try to go home asap (vuole tornare a casa al più presto): “Quando andiamo via? Quando finisce la festa? Quanto manca ancora?”.
  • Le classiche domande di quello che magari viene al party giusto per farsi vedere ma si stanca dopo 3 minuti di orologio. E poi inizia a romperti l’anima perché sei andato a prenderlo tu e devi riaccompagnarlo.
 
  • Ruin the party (guastafeste): lui è il più odiato. Fa di tutto per rovinare l’atmosfera e mandare all’aria i piani di chi vuole divertirsi. Se rompe proprio le scatole in slang lo chiamano “party pooper” o “wet blanket” se fa il depresso e critica ogni cosa.

Impara la lingua che si parla davvero nel mondo e viaggia attraverso gli Stati Uniti guidato da una vera protagonista.

Il primo libro in Italia scritto in Inglese Americano. 

IngleseFast