Lorenzo: Ciao Silvano, benvenuto. Ti chiedo anzitutto di presentarti e…come hai conosciuto IngleseFast?
Silvano: Ciao a tutti, io sono Silvano e sono un imprenditore. Ho due aziende (una in Italia e una all’estero) e ho tantissimo hobby (parapendio, alpinismo…). In tutte queste cose l’inglese è diventata un’esigenza. Soprattutto lavorando con clienti all’estero e avendo un’azienda all’estero l’inglese era diventata la costante di tutti i giorni, ogni problema legato al parlare la lingua straniera diventava enorme.
Lorenzo: quindi tu già ti relazionavi coi tuoi clienti all’estero
Silvano: sì avevo intrapreso un percorso a Malta nel 2012 per portare l’inglese a un livello un po’ più comprensibile, andavo proprio a Malta per una vera full immersion. A qualcosa è servito, ma non aveva quella velocità che mi serviva. Non potevo aspettare anni per imparare l’inglese in maniera più facile e professionale. Poi ho conosciuto IngleseFast a Barcellona durante un summit e ho pensato “ecco i soliti che vogliono vendere le solite cose”. Ho parlato con chi vi aveva invitato lì, e mi hanno detto “ma guarda Silvano, questi di IngleseFast sono davvero forti, stiamo studiando anche noi da loro e i risultati sono ottimi”. Il passaparola come sai è il marketing migliore, quindi mi son detto di provare.
Lorenzo: quindi tu hai iniziato agli inizi del 2019. Tu partivi da un livello intermedio, te la cavavi ma quando abbiamo parlato la prima volta tu avevi un obiettivo importante che andava oltre le tue competenze. Tu a maggio avevi uno speech pubblico giusto?
Silvano: sì esatto, uno speech su metodologia di vendita, con terminologia specifica e molto difficile, di fronte a circa 500 persone.
Lorenzo: beh, quindi un livello alto. Un conto è parlare con un cliente straniero, un altro è fare uno speech di un’ora
Silvano: sì esatto, poi non puoi avere un pezzo di carta e leggere. Devi avere empatia e devi tenere alta l’attenzione di chi ti ascolta. Io poi odio avere uno script da leggere perché mi sento come un robot, preferisco andare a braccio seguendo dei punti da seguire, ma essere libero di dire quello che voglio con l’enfasi giusta. E una delle cose più difficili da fare in lingua straniera è trasmettere un determinato feeling in un certo momento.
All’estero ci riconoscono subito perché noi siamo abituati a parlare come delle macchinette, quindi il preparativo l’ho fatto con Deborah, la mia prima coach in IngleseFast e abbiamo preparato tutto in funzione di fare quello speech pensando correttamente a cosa stavo per dire e a come dirlo. Ed è andata molto bene.
Lorenzo: sì ma non te la cavi così…bene in che senso?
Silvano: è andata benissimo, mi hanno fatto tutti i complimenti. Io poi sono una persona molto critica, ho ascoltato la registrazione e ho notato i miei errori per ripartire con un processo per migliorare di più il livello.
Per progredire devi sempre andare sulle cose che non sai, perché se non esci dalla tua comfort zone non vai da nessuna parte.
Fai i tuoi discorsetti ottimi per la tua autostima ma non progredisci.
Lorenzo: hai detto una cosa secondo me molto importante in generale, che non si applica solo all’inglese. L’attitudine di chi vuole sempre migliorare è questa, ricercare, uscire dalla comfort zone e superare i propri limiti.
Una cosa che dico sempre ai miei studenti, anche quelli che partono da un livello inferiore al tuo è che nell’inglese ci sono due livelli importanti, ma non si smette mai di migliorare. Il primo livello è quando arrivi alla sufficienza, che è quella più intensa, devi lottare con le resistenze e col fatto che non è la quotidianità. È come scalare una montagna.
Quando superi questa prima fase inizia la seconda in cui devi andare a migliorare e lavorare per raggiungere obiettivi sempre maggiori come stai facendo tu, ed è anche il momento più divertente, no?
Silvano: certo, io ho avuto grandi delusioni perché quando uscivo a cena con persone straniere o avevo telefonate con persone straniere, capita che ti trovi in imbarazzo perché chiedi 4 volte di ripetere una frase e alla quinta fai finta di aver capito. Dopo quella telefonata ti senti un po’ umiliato. La mia opinione è che in queste occasioni qui però il livello non c’entra.
È un po’ come quando suoni uno strumento, ci sono due motivi principali per cui progredisci: il primo è l’impegno. Se questa cosa la vuoi la devi volere fino in fondo. Se vuoi suonare uno strumento ti devi mettere lì e suonarlo, non ci sono scorciatoie. Con l’inglese è uguale, ti devi mettere lì e lo devi usare. Il secondo motivo è di nuovo legato alla comfort zone. Se io continuo a ripetere e a suonare sempre lo stesso pezzo per la mia autostima è ottimo perché mi sento bravo a suonare bene, ma la verità è che non sto migliorando in quello che voglio fare: imparare a suonare lo strumento, non ripetere sempre la stessa cosa. Anche in questo caso, con l’inglese è uguale.
Questa è la grande differenza tra le classiche chiacchierate online con persone che parlano inglese e fare un percorso come IngleseFast.
Perché IngleseFast continua a portarti sulle tue debolezze. La lezione è tosta, alla fine ti senti proprio stanco. Io ho provato tantissimi dei coach di IngleseFast ma tutti ti portano sempre dove tu non sei bravo, quindi ti sempre di non imparare ma la realtà è che in quei momenti stai migliorando in maniera enorme. Io in 2 anni ho fatto passi da gigante.
Una cosa ad esempio che mi è rimasta dentro in questi anni, per esempio, è che imparare coi film è utile, ma a monte ci deve essere un lavoro di studio della pronuncia, perché se non sai pronunciare bene una parola, non riesci nemmeno a capirla quando la ascolti.
Lorenzo: bravissimo, infatti ci sono diversi studi a proposito che dicono esattamente questo. Per migliorare la comprensione bisogna approfondire molto soprattutto la pronuncia per il motivo che dicevi tu.
Silvano: a volte è anche imbarazzante, perché per imparare alcuni suoni devi proprio farli tuoi e ripeterli un’infinità di volte (come la r americana, ad esempio). Per questo mi vien da ridere quando mi dicono “io capisco bene i film in lingua ma non lo parlo l’inglese”. Semplicemente non è possibile, se non lo parli non lo capisci nemmeno.
E questo è un lavoro che ho fatto con JJ che è una docente assolutamente straordinaria. Mi ha fatto fare cose anche imbarazzanti, ma è lì che impari di più. La pronuncia è sottovalutatissima da tutti quello che studiano l’inglese. Io ho letteralmente cambiato la mia comprensione da quando ho iniziato a studiare la pronuncia così.
E ti dico anche un’altra cosa: io sono organizzatore di una delle gare di parapendio più famose al mondo.
Viene gente da tutto il mondo e devo fare i briefing, prebriefing, preparare la gara e come direttore devo rispondere a tutti i piloti e supporter che chiamano. Tutti con accenti diversissimi e difficili da capire (il russo non parla come l’indiano che non parla come il giapponese).
Io non avrei mai potuto fare una cosa del genere se non avessi fatto il corso con voi. E non lo dico perché voglio farvi pubblicità a caso, io veramente non avrei mai potuto fare nulla di tutto questo.
Lorenzo: in che modo secondo te ci sei andato a lavorare con JJ soprattutto?
Silvano: anzitutto dialoghi mirati sull’argomento con focus sulla pronuncia perfetta e con simulazioni. Poi JJ ha un sistema incredibile, prende tutte le parole che non pronuncio bene e le trasforma in un testo da leggere e imparare. Poi ogni lezione di riparte da capo finché quel testo non lo leggi alla perfezione. Sembra una sciocchezza, ma vi assicuro che è faticoso e non ha a che vedere col classico insegnamento che produce pochi risultati.
Come dicevo all’inizio io ho studiato a Malta, fai lezione 8 ore, sono seri e preparati, ma il metodo è veramente poco efficaci e la differenza con voi è enorme. Io faccio due lezioni a settimana, quindi 2 ore più gli esercizi che ci stanno dietro (perché poi ti devi impegnare a 360° altrimenti comunque non migliori).
Lorenzo: fantastico, esatto. Come dico sempre, se non porti l’inglese nella tua quotidianità non migliori mai realmente. Se vuoi che qualcosa ti rimanga, ma qualsiasi cosa non solo l’inglese, lo devi portare nella tua quotidianità.
Silvano: Sì esatto. Io conosco tanta gente che parla inglese da molto più tempo di me ma mi rendo conto che col metodo giusto e con un lavoro mirato ho superato ormai il loro livello. Prima pensavo fossero bravissimi, ora mi rendo conto invece di quanto parlano male e di quanto si siano “bloccati”, non migliorano perché non ci lavorano più.
Non è una questione di competizione, ma mi sono semplicemente reso conto che la costanza porta dei risultati incredibili soprattutto in questo senso, allenando pronuncia e ascolto.
Lorenzo: esatto, è proprio così. Silvano ti ringrazio per questa chiacchierata e un saluto a tutti.
Silvano: grazie a te, ciao a tutti!