Gli Amish: la comunità americana che vive senza elettricità

Oggi ti racconto un episodio che mi è capitato qualche mese fa.

Ero a casa, tardo pomeriggio, lavoravo al pc come al solito.
Mi alzo per prendere un po’ d’acqua dal frigo e proprio mentre sto chiudendo lo sportello, si spegne la luce e resto al buio.
Mi servono 5 secondi, giusto il tempo di dare un’occhiata fuori dalla finestra, per capire: è un blackout generale!

“Ottimo” penso io, “ho solo da rispondere a 150 email, ho il telefono quasi scarico e non ho internet per il pc. Davvero una bella situazione di m…”
Mi accorgo ben presto che il problema più grande, però, non è internet.
Niente elettricità significa fare un salto indietro nel tempo di qualche secolo, sotto tutti i punti di vista.
Dal pc la preoccupazione si sposta rapidamente alla TV che non posso avviare per un film, al cibo nel congelatore e nel frigorifero per finire alla luce che non posso accendere per evitare di sbattere le ginocchia sui mobili con imprecazioni annesse.
Anche perché, non so te, io non vedo una candela dalla mia prima comunione.

Dopo il panico, la rassegnazione e infine l’accettazione.
È stata un’esperienza quasi mistica.

Devo essere onesto: dopo diverse ore trascorse al buio e da solo con me stesso, tornare alla normalità è stato strano.
Ogni tanto penso di staccare il contatore di casa per ripetere l’esperienza.
Magari uno di questi giorni lo faccio davvero.

Ma se ti dicessi che esiste una comunità in America che l’elettricità non la usa per scelta e vive come se il tempo si fosse fermato al 1700?

Sto parlando degli Amish!

Chi sono questi Amish?

Gli Amish sono una comunità religiosa e tradizionalista.
Fortemente legati alle tradizioni, vivono tutti gli aspetti della propria vita esattamente come si faceva secoli fa: lavoro, religione, istruzione, vita privata e divertimento.

Gli Amish sono stati fondati da Jakob Amman in Svizzera nel 1692.
Periodo duro quello, per una minoranza religiosa, vista la scarsa tolleranza europea verso le religioni “non ufficiali”.
Decisero quindi di emigrare in America in cerca della libertà di professare il proprio credo senza persecuzioni e restrizioni.
Così, intorno al 1730, gli Amish iniziarono a stabilirsi nel nuovo continente, in quelle regioni che poi verranno identificate più tardi come gli stati dell’Ohio e della Pennsylvania.

Ma quali sono le caratteristiche principali della vita di un Amish?

  • Il pudore e la sobrietà sono sicuramente tratti distintivi di questa comunità, aspetto che emerge immediatamente dal loro abbigliamento;
 
  • Condurre una vita semplice, motivo per cui rifiutano l’utilizzo dell’elettricità (in qualsiasi applicazione) e ogni moderna tecnologia;
 
  • Si spostano in maniera “ecologica”, come si faceva un tempo: in piccole carrozze trainate da cavalli; 
 
  • Hanno un’istruzione chiusa: i bambini Amish possono frequentare solo le scuole private della comunità, vietate a chiunque non ne faccia parte;
 
  • Sono pacifisti e professano la non-resistenza, motivo per cui non sono obbligati a prestare servizio nell’esercito;
 
  • Non hanno assicurazione sanitaria, in quanto è compito della comunità prendersi cura di ogni suo membro.

Beh, sono sicuramente all’antica e con un modo di vivere difficile da accettare per noi, ma hanno una struttura sociale solidissima e un forte senso di appartenenza alla comunità.  

Non a caso la crescita demografica è in costante aumento e la popolazione Amish diventa sempre più numerosa col passare del tempo!
 
Lo so che te lo stai chiedendo: “ma quindi se in un’altra vita mi capita di nascere in questa comunità, sono condannato ad una vita senza Netflix? E la nuova stagione de La Casa di Carta?”

Per rispondere a questa domanda, introduciamo il concetto di Rumspringa

 




Once Amish, always Amish?

  • Il Rumspringa (che potremmo riscrivere come “running around”) è quel periodo di due anni che viene concesso ad ogni Amish per andare a scoprire il “mondo moderno”.
    Compiuti i 16 anni, i ragazzi Amish sono considerati adulti e hanno questo periodo sabbatico per lasciare la famiglia, conoscere il mondo esterno alla comunità e fare ogni tipo di esperienza fino a quel momento vietata.
    Dopo il Rumspringa decidono se tornare alla loro vecchia vita e rinunciare per sempre alla modernità, oppure abbandonare amici e famiglia abbracciando il nostro stile di vita moderno e tecnologico.

    Te l’aspettavi da una comunità così rigida e chiusa?

    La cosa interessante è che circa il 95% di coloro che terminano il Rumspringa, poi decidono di tornare nella comunità Amish di appartenenza e continuare la propria vita tradizionalista.
    Sembra assurdo che la percentuale sia così alta eppure i dati non mentono.

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